Ma in Italia davvero il treno costa meno ?

dall’ottimo articolo pubblicato su ferrovie.it (dove trovate anche foto e schermate)

ROMA – “Non si possono avere treni e materiale rotabile nuovi e servizi più moderni se non ci sono i soldi”. Così l’amministratore delegato del gruppo Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, ha giustificato l’ultimo di una lunga serie di aumenti tariffari per i treni di fascia alta (Eurostar e Intercity). Dal primo gennaio è stato del 15% l’incremento del costo del biglietto.

Più paghi e meglio viaggi è quindi la nuova filosofia di Villa Patrizi?? Assolutamente no, perché pochi giorni dopo il presidente di Trenitalia, Innocenzo Cipolletta ha di fatto smentito il numero uno di FS: “Purtroppo gli aumenti non sono per il miglioramento dei servizi, ma per compensare il disavanzo sia per pagare gli interessi alle banche sia per sanare il buchi del passato». Ma non sono finite qui le brutte notizie per i viaggiatori italiani.
Per giustificare gli aumenti, Ferrovie dello Stato ha affermato che in Italia il costo del biglietto è inferiore rispetto a Germania e Francia. Vero. Ma non è tutto oro quel che luccica.
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Un ETR.500 diretto a Roma sulla Direttissima Roma – Firenze all’altezza del PC Bassano, poco prima del bivio di Orte Nord
Foto Giancarlo Scolari – 8 aprile 2006

Non si può paragonare un servizio a tre stelle con uno a quattro stelle come quello tedesco, che prendiamo in esame.
Intanto sono totalmente diverse le politiche tariffarie. In Germania di fatto esistono quattro tariffe: Normalpreis CNL per i treni notturni, Normalpreis ICE per i treni ICE, paragonabili ai nostri Eurostar, la Normalpreis IC per i treni Intercity e la Normalpreis Nahverkehr Regio per i treni Regionali. In Italia riusciamo ad avere ad esempio tra Milano e Bologna fino a 19 tariffe differenti, che di certo creano solo confusione nel viaggiatore. E c’è anche da dire che in Germania c’è una totale flessibilità di viaggio, senza il “gabello” della prenotazione obbligatoria. Ma la cosa che rende non paragonabile le tariffe dei treni tra Germania e l’Italia sono le offerte.
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Un ICE delle DB in sosta alla stazione di Frankfurt Flughafen in attesa di partire alla volta di Dresda
Foto Giancarlo Scolari – 9 gennaio 2008

Nel 2007 ben l’85% dei biglietti venduti per la lunga percorrenza dalle DB è stato a tariffa scontata. Significa che solo il 15% dei biglietti è stato venduto a tariffa piena. In Italia fino a pochi anni fa avevamo una serie di tariffe scontate e convenienti.
Poi, una precisa scelta dell’attuale dirigenza FS, ha portato di fatto alla cancellazione di tutti gli sconti e dei due collegamenti low cost Roma – Milano e Roma – Bari.
Chi ha buona memoria può ricordare il battage mediatico all’atto della presentazione in pompa magna del servizio, con saltimbanchi, trampolieri e spettacoli vari. Purtroppo Ferrovie dello Stato non ci ha fornito i dati dei viaggiatori sulla lunga percorrenza negli ultimi 5 anni per poter fare un raffronto. C’è da dire che in questi ultimi mesi Trenitalia ha riscoperto le offerte: 5% di sconto per chi acquista il biglietto su internet, la tariffa Amica, sconto 20% con pochissimi posti disponibili, quasi del tutto introvabili nei week end, tanto per citare le principali.
In Germania il viaggiatore occasionale può contare sulle Sparpreis 25 e lo Sparpreis 50 che danno il 25 o il 50% di sconto. Per i viaggiatori abituali ci sono invece le BahnCard 25, 50 e 100.
La BahnCard 25 costa 110 euro per la prima classe e 55 euro per la 2° classe. La BahnCard 50 costa 220 euro per la 2° classe e 440 euro per la 1° e dà diritto ad uno sconto del 50% sul prezzo normale. Infine la Mobility BahnCard 100 permette di viaggiare illimitatamente su tutto il territorio tedesco al prezzo di 3.500 EUR per la 2° classe e 5.900 EUR per la 1°. Tutte queste carte sono valide su tutti i treni, tutti i giorni dell’anno senza alcuna limitazione. Nel 2007, sono state vendute oltre 4 milioni di Bahn Card.
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Ecco una schermata della piattaforma del sito delle DB per quanto riguarda la prenotazione dei treni. Notare la chiarezza delle informazioni con la possibilità di vedere subito le varie tariffe prenotabili
Foto Giancarlo Scolari

Ma andiamo sul pratico. Nel comunicato, FS paragona il costo di un Roma – Milano in seconda classe con un Monaco di Baviera – Hannover.
Ipotizziamo che domenica 2 marzo si voglia acquistare un Roma – Milano di seconda classe in Eurostar nel primo pomeriggio. Scegliamo l’ES 9442 delle 14.30. A dieci giorni dalla partenza non troviamo disponibile la tariffa amica, quindi siamo costretti a viaggiare a prezzo pieno, o con lo sconto del 5% se acquistiamo il biglietto su internet. E cosa non secondaria, solo alla fine di tutti i passaggi possiamo sapere se in effetti la nostra tariffa Amica è disponibile.
Facciamo lo stesso tentativo sul sito DB per un Monaco – Hannover. Per l’ICE delle 12.55 non ci sono posti a 29 euro in seconda classe, ma li troviamo a 59 euro, come la tariffa piena italiana, ma possiamo avere una velocità commerciale più alta con sei fermate in più rispetto al Roma – Milano. E cosa non secondaria, appena scelto il treno, abbiamo la schermata immediata della disponibilità delle tariffe.
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Due ICE in attesa di partire da Munchen Hbf per le rispettive destinazioni
Foto Giancarlo Scolari – 10 gennaio 2008

Proviamo a cercare un altro treno magari nel primo pomeriggio. Anche alle 15.16 troviamo la tariffa a 59 euro. Proviamo sulle stesse tratte il lunedì mattina. Con Trenitalia facciamo la solita lunga e macchinosa trafila, e non troviamo la tariffa scontata ma solo quella piena a 59 euro.
Alle 8.20 del lunedì mattina da Monaco ad Hannover possiamo viaggiare a 59 euro, come in Italia. In tutte le prove fatte sul sito DB, a dieci giorni dal 2 marzo, in nessuna occasione saremmo stati costretti a viaggiare a prezzo pieno e su molti altri collegamenti abbiamo addirittura trovato i posti a 29 euro, come sul Colonia – Monaco, su quasi tutti i Colonia – Francoforte, sul Monaco – Berlino e Francoforte – Amburgo. E’ vero che in Germania il prezzo del biglietto costa di più, ma è veramente difficile viaggiare a prezzo pieno.
Ma questo forse a Villa Patrizi fanno finta di non saperlo…
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Altra schermata della pagina delle prenotazioni di DB.
Foto Giancarlo Scolari

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