dalla rubrica “Italians” di Beppe Severgnini di oggi
http://italians.corriere.it/2014/12/01/vivere-con-una-persona-asperger/
Cari Italians, sono la mamma di un bambino con la sindrome di Asperger, una forma di autismo poco conosciuta. Le persone che ne soffrono non hanno ritardi nello sviluppo e mantengono la capacità di parlare correttamente. A loro riescono però difficili il riconoscimento e la comunicazione dei propri sentimenti. Hanno difficoltà ad integrarsi socialmente per via di modi ragionare non comuni, per cui possono risultare bizzarri ed essere isolati. Spesso si fissano sui dettagli e sono incapaci di cogliere il quadro generale di una situazione. Inoltre sono ossessivi, hanno un estremo bisogno di abitudini e riti e possono diventare molto aggressivi. Quello che a me risulta difficile è far capire agli altri quanto possa essere impegnativo e “sfidante” vivere con una persona Asperger.
Mio figlio, ad un primo sguardo, sembra un bambino tale e quale agli altri: ha un aspetto fisico normale, risulta timido e quieto a un primo approccio e i suoi problemi si notano solo col tempo. Quindi, quando tento di spiegare il punto, la tipica risposta è: “Tutti i bambini sono così, non credo che il tuo sia problematico”. Questo è terribilmente frustrante e doloroso, perché il messaggio che arriva è “È tutto a posto, sei tu che esageri”. Finora non ho incontrato una sola persona che abbia colto davvero l’entità del problema, a parte medici ed esperti. Per fortuna viviamo in Germania, dove il problema è conosciuto e l’assistenza non manca. Abbiamo avuto qui la diagnosi, dopo diverse visite fatte da medici molto umani e preparati. Mio figlio frequenta una scuola e un doposcuola per bambini con problemi d’integrazione sociale. Una volta alla settimana fa musicoterapia e tra poco inizierà a frequentare un gruppo bisettimanale per imparare a gestire le situazioni sociali. Tutto questo gratis. Per non parlare degli sconti sulle tasse e dei viaggi gratuiti sui mezzi pubblici. La sua situazione migliora ogni giorno e io mi sento sempre più sollevata. Questo è uno dei motivi per cui restiamo qui.