Genitori “fotocopiatrice”

Le paure della morte e della solitudine (che derivano dall’aver iniziato a vivere esperienze nello spazio-tempo) sono irrisolte e portano all’incapacità di evolvere , di cambiare, e a fare dei propri figli fotocopie di se stessi ma con il compito, paradossale, che riescano a fare, nella vita, cose migliori di quelle di cui loro sono stati capaci. Ma una fotocopia può solo ripetere, più o meno fedelmente, il suo originale: ciò che è già stato vissuto dai suoi genitori, con forse piccole varianti, quelle introdotte dall’ambiente esterno che nel frattempo è cambiato. Questi genitori impongono ai figli le proprie visioni della Realtà, le proprie credenze, le proprie verità che spesso sono molto diverse tra un genitore e l’altro producendo nella mente del figlio conflitti ancora maggiori dei loro. Li trattano come una loro proprietà e se fanno qualcosa contrario alle loro credenze, li puniscono o li insultano. Gli impediscono di introdurre cambiamenti , si rivolgono a loro con negazioni e affermazioni limitanti, conflittuali, fuorvianti o inutili ma sono pronti a stupirsi se si ritrovano ad avere un figlio socialmente disadattato.

(dal bellissimo libro “Io scelgo io voglio io sono” di Fabio Marchesi)

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