Oggi il grande cuoco Fable si è messo a cucinare alla piastra tre tranci di salmone comprati ieri al supermercato e tenuti 24 ore in freezer (-17 gradi) . Ottimo pesce e molto soddisfatto , ma non sapevo a cosa potrei andare incontro.
L’anisakis è un parassita molto diffuso (dove molto vuol dire presente nell’85% di tonno, sgombro ed altri pesci tra cui , anche se in minor percentuale, il salmone). L’unico modo per essere sicuri di non prendere questo parassita, che può bucare le pareti intestinali provocando diarrea, feci con sangue e sintomi simili a quelli del morbo di Chron e dell’appendicite acuta, è di cuocere il pesce totalmente ad una temperatura superiore a 63 gradi (poi mi spiegherete come la misuro, ma non importa) o di congelarlo preventivamente per almeno 7 giorni, cosa che non ho fatto.
I più fortunati potrebbero sentire prurito in gola e vomitare il verme che è capace di risalire l’esofago, mentre per i più sfortunati è necessario un intervento chirurgico in endoscopia. Tutti i dettagli sono scritti in questo articolo.
Per ora ho solo passato mezz’ora sul WC, ma magari è solo un caso.
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