Una ciclabile per risarcimento

dal “Mattino” di oggi e disponibile sull’ottimo blog del Comitato Difesa Ambiente Salute Padova Est

Dopo il danno la beffa! Comune ed Aps vorrebbero risarcire la popolazione di Camin Padova-Est regalandole un po’ di pista ciclabile ed un ballatoio con vista su ciminiera.
L’hanno chiamata «compensazione simbolica» dell’arrivo della terza linea dell’inceneritore.
Ma questa elemosina sarà sufficiente a risarcire la popolazione dei casi di cancro e leucemia provocati dall’inceneritore? Per fare un paragone l’Istituto Oncologico Veneto nella sua recente indagine ha evidenziato 174 casi di malattia incurabile provocati dagli inceneritori della provincia di Venezia: come mai non si vuole indagare anche su quelli avvenuti nella provincia di Padova? Perché non si vuole esaminare il disastro ambientale prodotto negli ultimi venti anni dal milione di metri cubi di fumi contenenti diossina e metalli pesanti dispersi nella nostra atmosfera? E dove sono state smaltite le 440.000 tonnellate di ceneri tossiche? Purtroppo a Comune di Padova ed Aps di questi problemi sembra non importi molto, come pure di organizzare la raccolta differenziata porta a porta, che renderebbe inutile l’inceneritore. Dopo tanti annunci spot, da notizie di questi giorni sembra che adesso la vogliano fare sul serio: ma in tal caso, senza rifiuti padovani cosa bruceranno nell’inceneritore?
Importeranno rifiuti forestieri? Sono queste le notizie che per noi sono importanti non solo per la nostra salute, ma specialmente per quella più a rischio dei nostri figli. Ci diano una buona volta i dati sugli ammalati di cancro e leucemia, assieme ai dati sulla diossina che l’Arpav doveva emanare ogni mese, e che ha pubblicato solo una volta nel gennaio 2009. Adesso che hanno insediato un funzionario Aps a capo dell’Arpav (come dire: Dracula a capo dell’Avis!) possiamo dire addio ai dati sulla diossina. Come é noto, questa sostanza si accumula, sviluppando tutta la sua azione cancerogena per almeno 20 anni: ebbene, già due anni fa le quantità di diossina riscontrate dall’Arpav erano molto superiori al limite di pericolo cancro fissato dalla Organizzazione Mondiale della Sanità. Ai posteri l’ardua sentenza!
Comitato Difesa Salute & Ambiente Padova Est

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