dal “Mattino” di oggi
Giunto sui miei passi, improvvisamente il mastino con la sua mole ha sprigionato una tale forza da trascinare letteralmente la sua accompagnatrice quasi fino a farla rovinare a terra. Il richiamo, meglio le grida, non hanno sortito nessun effetto, anzi, la signora ha perso ogni controllo sul ringhioso animale il quale, non essendo pi? trattenuto, mi saltato letteralmente addosso. Mi ha sferrato un terribile fendente, la sua zampata dal torace scivolata gi? fino a quando i suoi artigli non hanno fatto presa sulla tasca del mio giubbotto lacerandola.
Tutto questo su di me, un adulto alto un metro e ottantadue centimetri. Sono rimasto allibito, ho immaginato ci? che sarebbe successo al volto di una bimba. La signora, visibilmente turbata. Sono seguite poche parole, timide affermazioni in cui ha sottolineato che la normativa non le imponeva alcun metodo di coercizione (come la museruola ad esempio) da applicare al suo cane. Gentile signora, io non ho motivo di non crederle, tuttavia ci? non la esime dall’ottemperare a quelle regole non scritte, che lei certamente conosce, e che solo lei deve responsabilmente adottare, tassativamente imporsi. Mai, poi
mai abbassare la guardia quando cammina per la via con quel bell’esemplare. Lei non può? ignorare l’imprevedibilit?à delle bestie e nemmeno può? farsi cogliere di sorpresa quando si ha un animale di tali proporzioni. Il guinzaglio che la separa dal cane, quando le circostanze lo richiedono, deve essere ridotto ai minimi termini consentendo il dominio assoluto del cane.
Ci è andata bene, signora: io non ho sofferto danni fisici, lei ha appreso una lezione che spero la far? riflettere, ma soprattutto andata bene a quel bambino o a quella bambina che, nell’incrociare il suo cane, non si trovato al posto mio.
Oggi siamo lieti di non dover leggere sui quotidiani che una ragazzina stata sfigurata da un cane sulla pubblica via. Mi perdoni se, nell’andarmene, non le ho rivolto il saluto. Ero provato anch’io.
E ha fatto male!
doveva denunciare la donna per aggressione: lui avrebbe ricevuto diverse migliaia di euro di risarcimento, e la donna avrebbe imparato che:
1) è pienamente responsabile delle azioni del suo cane
2) che tenere un cane è una grossa responsabilità e puo’ costare caro
3) che con cani del genere è sempre buona cosa avere la relativa assicurazione
e conseguenza per la società: un pericolo pubblico in meno sulle strade (la donna intendo).