….oppure no. Dopo una serata orribile all’Amami di Treviso , di domenica sera, dove dalle 21.30 a mezzanotte (ora in cui sono letteralmente scappato dal locale scavalcando le transenne – dopo aver pagato, s’intende) nell’ordine abbiamo avuto il piacere di ascoltare – a circa 70dB – durante la cena “Parole” di Mina, “Felicità” di Albano e – dedicata dalla capotavola Simonetta al sottoscritto – “La notte vola” di Lorella Cuccarini (mi sentivo un verme, giuro…), la mia neocollega Laura di Pordenone continua a dirmi che la “mia” musica – che peraltro non ha mai ascoltato – “unz unz” non si può nemmeno cantare perchè non ha testo nè melodia. Le ho mandato due mail con due tracce- simbolo del Matinée , “Lover Why” di John Wesley (Albert Neve rework) e “Toca’s Last Night” di Fragma vs Piddy.
Su Facebook oggi ho scritto di questa lotta che sto sostenendo contro questi pregiudizi, e il mio amico di vecchia data Stefano mi ha ricordato la celeberrima affermazione che fece anni fa quando mi vide assolutamente all’oscuro dei grandi gruppi rock (Nirvana, ecc.) di cui suonava alcune conver con una band: ” D’altra parte , cosa vuoi capire con quel povero cervelletto da musicofilo fallito”. Frase che ricordo bene ancora adesso, un po’ perchè ironica e quindi davvero divertente, un po’ perchè certamente un bel po’ di verità c’era.
E oggi, ricordando quella frase, Stefano mi ha detto: “E invece sbagliavo io,quando la musica ti comunica qualcosa o ti nutre di energia o di emozioni, allora vuol dire che e’giusta per te e chi non lo capisce semplicemete non riesce a capire che le persone sono diverse, che veniamo stimolati in modo da diverso da differenti ritmi, frequenze ed armonie”.
Qui sotto, lo spettacolo del Matinée allo Space di Ibiza con “Lover Why”
Sono pienamente d’accordo con lui. Quindi, Amami, addio. Havana sabato prossimo ?
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