E così invece di parlare delle discriminazioni della Chiesa si infanga un ragazzo perchè gay

Dal “Gazzettino” di ieri.

ESTE Movimentato dibattito al Farinelli con Paola Goisis (Lega) e Vladimir Luxuria (Rifondazione) Una madre “accusa” Ruggin Ma il giovane nega le presunte molestie: «Sempre due catechisti per classe» Este

Che quella di venerdì sarebbe stata una serata coi fiocchi, tutti se lo aspettavano, ma un bailamme del genere non era proprio in programma: offese, accuse, urla e tifo da stadio l’altra sera nella sala del cinema Farinelli, dove si è svolto un dibattito sul tema della famiglia, al quale hanno partecipato l’onorevole leghista Paola Goisis e Vladimir Luxuria, parlamentare di Rifondazione Comunista. A rendere ancora più pepato l’appuntamento era la presenza in sala di Alberto Ruggin , il ventunenne atestino al centro di roventi polemiche negli ultimi giorni: il ragazzo è stato accusato, di fronte a 500 persone e ai due deputati, di aver molestato un ragazzino tempo fa. L’accusa, gravissima, è stata mossa da una donna un cui figlio sarebbe stato a catechismo dal ragazzo, il quale avrebbe, sempre secondo il racconto della sua accusatrice, toccato mio figlio dove dovrebbe toccarlo solamente una madre. Il fatto si sarebbe risolto, ha detto la donna, con una mediazione da parte della parrocchia che avrebbe evitato qualsiasi denuncia. Ma la mamma si sarebbe comunque avvicinata a Ruggin avvertendolo di non fare mai più una cosa del genere. Lo scambio di battute si è concluso con l’uscita dalla sala del ragazzo in lacrime, mentre gli onorevoli sul palco hanno tentato di riportare la calma e condurre nuovamente il dibattito sul tema della famiglia. Alberto Ruggin , che sta valutando con il suo avvocato una eventuale azione legale, nega assolutamente che i fatti citati siano avvenuti. «Alle Grazie dice – esiste una regola che prevede due catechisti per classe contemporaneamente e in sagrestia c’è sempre qualcuno presente. Se accusano me, sono tutti complici, perché un parroco, un sagrestano o un altro catechista era sempre presente». I carabinieri di Este non hanno ancora ricevuto denunce o querele sui fatti di venerdì sera e non è partita alcuna iniziativa d’ufficio. Nell’ora precedente lo scontro fra Goisis e Luxuria, comunque, i toni erano rimasti molto accesi, vista la presenza in sala di alcuni esponenti del mondo omosessuale, che sono stati apostrofati come errori di natura dal deputato della Lega. Tra scaramucce verbali e ritorsioni politiche si è parlato ben poco di famiglia e soprattutto del punto di vista delle nuove unioni, nelle quali gay, lesbiche e semplici conviventi vorrebbero poter essere parificati alla famiglia tradizionale. «Non vogliamo solamente i diritti delle famiglie ha avvertito però l’esponente di Rifondazione ma anche i doveri, ci sono in Italia almeno 5 milioni di famiglie non classiche, con un grande aumento delle coppie conviventi, che toccano il 4 per cento del totale nazionale. Credo che non si possa più ignorare questa situazione». Ma gli onorevoli hanno dedicato anche una battuta alla situazione politica romana: «La Lega non ha niente da spartire con An e Forza Italia ha concluso la Goisis è un partito del Nord che intende tutelare gli abitanti del Nord, vogliamo il federalismo fiscale e non molleremo».

Ferdinando Garavello

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