Domenica 3 settembre 2006 a Latisana (UD) salivo sul regionale 2204 diretto a Venezia Santa Lucia, per tornare a Padova . Il treno maturava circa 8 minuti di ritardo tra le stazioni di Portogruaro e Quarto d’Altino, ritardo che ha mantenuto anche in arrivo a Mestre. Per 1 minuto (1) , ho perso il regionale per verona delle 20.40. Dato che il treno successivo per Padova era alle 21.14 , ho preferito andare fino a Venezia (cosa consentita dal regolamento ferroviario). Alle 20.58 a Venezia S. Lucia una massa di viaggiatori cercava disperatamente di sapere da che binario sarebbe partito l’interregionale delle 21.02 (appunto, quello che parte da Mestre alle 21.14). Solo alle 21.04 veniva annunciata la partenza, dal binario 15, con 15 minuti di ritardo. Per farla breve, ho impiegato 2 ore e 20 minuti per un percorso di 103 km, ad una velocità commerciale inferiore ai 50km/h.
Questa mattina da Padova dovevo recarmi a Monselice con l’Ir 2229 proveniente da Venezia (32’ di percorrenza) . Il treno è giunto a Padova con 20’ di ritardo. Tra i disagi causati dal ritardo, alcuni viaggiatori saliti nelle stazioni di Terme Euganee e Monselice, che si servivano di questo treno per prendere l’Eurostar per Roma, hanno dovuto attendere l’intercity plus successivo in quanto hanno perso la coincidenza, con un arrivo a Roma con due ore di ritardo.
Ma veniamo alla mia proposta (che non è solo mia): la Carta dei Servizi di Trenitalia prevede che “Se un treno Espresso, Intercity, Intercity Plus, Intercity Notte, Eurostar Italia, Eurostar Italia AV, T-Biz, TrenOK, Cisalpino, Eurocity o Euronight (nel percorso italiano) si ferma e interrompe il proprio viaggio oppure arriva in ritardo e la coincidenza viene persa, si può proseguire il viaggio sul primo treno utile (fatta eccezione per i treni con cuccette e vagoni-letto). È sufficiente avvisare il personale di bordo senza pagare eventuali differenze. Se invece il treno che si ferma e interrompe il proprio viaggio è un treno Regionale, Diretto o Interregionale Trenitalia può autorizzare i clienti a proseguire il proprio viaggio sul primo treno disponibile senza pagare un sovrapprezzo.
In questo caso bisogna rivolgersi al personale del Servizio di Assistenza alla Clientela nelle stazioni il cui elenco è disponibile sul sito www.trenitalia.com”. Sono rarissimi i casi in cui, dopo code di almeno 20 minuti all’ufficio assistenza alla clientela (che è chiuso in orari dove l’utente di treni regionali/interregionali potrebbe servirsi di intercity alternativi , in particolare nelle direttrici Padova-Mestre e Padova-Vicenza-Verona), si viene autorizzati ad accedere ad un treno intercity. Nella stragrande maggioranza dei casi , all’utente (che nel frattempo ha già perso treni intercity utili per proseguire il viaggio a causa della coda) , viene detto di attendere il treno regionale successivo.
Una modifica alla Carta dei Servizi, che altre regioni hanno già effettuato, che consentisse anche i clienti di treni Regionali , Diretti o Interregionali, di proseguire il viaggio sul primo treno utile senza la “concessione” , peraltro discrezionale, dell’Ufficio Assistenza alla Clientela (se aperto e se presente in stazione!), consentirebbe ai viaggiatori che subiscono un ritardo al proprio treno regionale, di fruire del primo treno utile per giungere a destinazione.
Questa modifca gioverebbe moltissimo ai viaggiatori di tutte le tratte a media percorrenza del Veneto: i rimborsi sugli abbonamenti hanno un grande impatto dal punto di vista pubblicitario , ma scarso sul fronte dell’efficacia degli strumenti che la Regione Veneto ha per esaudire il principale desiderio dei viaggiatori veneti: giungere a destinazione in orario.
sono d’accordo, Trenitalia dovrebbe riconoscere il disagio per il disservizio dei viaggiatori di qualsiasi mezzo della propria linea, siano eurostar di prima classe o regionali di terza. Altrimenti come giustificare il privilegio di chi viaggia in intercity anzichè in interregionale? perchè il biglietto costa di più?
Lo stesso anche per i rimborsi a causa dei ritardi… o lo riconosci per tutti i viaggiatori o per nessuno perchè gestisci un servizio pubblico in concessione, non la tua aziendina privata…
Visto che sei un esperto di treni, ti pongo la seguente domanda. Devo andare da vicenza a verona e viceversa per 5 gg consecutivi in treno causa lavoro. Mi è possibile fare un mini abbonamento con Trenitalia?.
In attesa di una Tua cortese risposta, Ti ringrazio e porgo cordiali saluti.
PS: grazie per questo blog: finalmente qualcosa che si può commentare continuamente
ovviamente si. penso tu li possa comprare sia in alcune edicole che nei distributori automatici di biglietti a tariffa regionale . puoi comprare un abbonamento settimanale vicenza-verona 😉
Grazie 🙂