Passeggio per il centro di città e di fronte al caffè Pedrocchi incontro un’auto della polizia, una dei carabinieri e degli agenti della digos. Tra questo nugolo di persone intravedo una vetrina sfondata, ancora non riparata e l’area circostante transennata. I giornali mi informano che, per aver sfondato il vetro dell’ufficio elettorale del sindaco uscente, sono state interrogate quattro persone aderenti al centro sociale Gramigna.
Da quel che ho letto sul tabelloni esposti sulle vetrate pare che esistano due città diverse che si propongono di guidare Padova. Quella dei centri sociali, violenti alleati strategicamente con il centrosinistra e quella della tradizione civile e democratica del centrodestra. Mi fermo un momento a riflettere su questa strategica alleanza con personaggi violenti e sulla tradizione civile e democratica del centrodestra.
Personalmente, ritengo che considerare degli attivisti del centro sociale Gramigna, per lo più autonomi, quindi anarchici, come dei teppisti di sinistra, sottolineando questo ipotetico orientamento, sia un errore, una distorsione. E questo, da elettore di centrosinistra, mi offende. Non ritengo che i quattro teppisti (perché teppisti, invece, lo sono) possano essere considerati rappresentativi della sinistra, democratica, padovana né, tantomeno, possano essere considerati suoi sostenitori politici, visto che, autonomi e anarchici, molto probabilmente non votano nemmeno.
Condannando moralmente e politicamente, un gesto di ignoranza, violenza e ingenuità quale è stata l’aggressione all’ufficio elettorale del sindaco uscente, vorrei anche sottolineare l’evidente strumentalizzazione politica a fini elettorali attuata attraverso un banale, quanto erroneo, accostamento tra il centro sociale Gramigna e la sinistra, democratica e parlamentare. Non mi sembra corretto confondere la gente, che ha già abbastanza problemi e paure, diffondendo timori infondati nei confronti di un possibile futuro politico (vedi, una nuova giunta comunale), insinuando un legame inesistente tra il centrosinistra e delle fasce violente, autonome e anarchiche.
Marco Devetta – studente Padova (tratto da Il Mattino di Padova di domenica scorsa)
Una risposta su “Sbagliato confondere i teppisti con la sinistra”
Chiaramente lo scrittore di questo articolo è di sinistra, e prende le sue posizioni dichiarando distacco dai personaggi dei centri sociali (leggi gramigna). Ma allora mi chiedo: a queste elezioni la sinistra appoggia un unico candidato: Zanonato.
e questo candidato è notoriamente vicino politicamente a questi “teppisti”. La cosa più sconvolgente è che in passato Zanonato ha anche appoggiato certe azioni violente, e che solo in questio periodo PRE-ELETTORALE ne ha preso le distanze, e solo qualche giorno dopo l’accaduto e quindi dopo la sollecitazione della destra.
Perchè questa gente viene associata alla sinistra? ma sara’ mica che questi sono anche molto vicini ai no-global violenti che Bertinotti per primo difende, o da cui quanto meno, si è sempre rifiutato di prendere le distanze?