Sonno notturno, istamina e inibitori della microglia.

EDIT: al momento non sto notando alcun miglioramento.

In questo periodo sto volgendo l’attenzione sul prodotto “Glialia” che oltre alla PEA contiene la luteolina, l’ennesima cosa di cui ignoravo l’esistenza. La luteolina, come la quercetina, è un flavonoide che si è dimostrato in alcuni studi efficace nel ridurre la neuroinfiammazione da mastocitosi, a sua volta presente in molti casi di “brain fog”, obesità (vi ricordo che uno dei miei campanelli di allarme che correlano con la stanchezza è l’aumento di peso), disordini dello spettro autistico (ho alcuni caratteri della Sindrome di Asperger), celiachia, fibromialgia, CFS e POTS  . Lo studio è presente a questo indirizzo : journal.frontiersin.org/a…/10.3389/fnins.2015.00225/abstract .

Il prodotto “Glialia” che contiene PEA e luteolina che hanno un effetto sinergico di riduzione della neuroinfiammazione.

Volevo anche dirvi che , per migliorare la qualità del sonno notturno (lo stesso obiettivo che viene raggiunto con il sodium oxybate nei malati di narcolessia per evitare il sonno diurno) ieri sera ho preso la levocitirizina, un antistaminico di terza generazione che ridurrebbe il rilascio di istamina da parte dei mastociti. La sonnolenza oggi è inferiore al solito , ed il sonno è stato decisamente buono.

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