Due pesi e due misure per le notizie sugli incidenti del sabato sera

Muoiono tre ragazzi in un frontale, alle 6.20 del mattino, a Dolo (VE). Gli occupanti di entrambe le auto tornavano da una notte in discoteca . Una delle due auto, un Audi A6, era lanciata a 160 km/h in un tratto dove il limite è 70. Uno dei ragazzi, Damiano , figlio di imprenditore (di una ditta "molto nota e che fa investimenti importanti") , studiava per diventare promotore finanziario. Il "Padova" di oggi dice :" Ma della folle corsa la gente non vuole parlare. Per chi conosceva la vita dei due, di cui tutti ricordano la vitalità e il sorriso, è stata portata via dal "destino".". Destino il cavolo !

Quando si ritorna dalla discoteca (se non si è troppo stanchi per guidare)  si deve andare piano ! Ma come, non siamo nel caso dei giovani sballati ubriachi , "pazzi al volante", come spesso gridano alla ricerca dello scoop i quotidiani locali ? Quando a decine di ragazzi vengono ritirate le patenti a Padova Est, spediti al Sert e alle riunioni degli alcolisti anonimi per un anno e mezzo, perchè superano di poco la soglia ridicola dello 0.5 g/l di sangue ? E senza aver ammazzato nessuno, sia chiaro.

Se un trentenne con una Golf a S. Carlo fa strage di  una famiglia intera è "delinquente, assassino" e – non ci sta mai male – "era anche drogato", come se le condizioni psicofisiche contassero più delle conseguenze dell'incidente , qui invece una "tragica fatalità" che ha colpito ragazzi solari e pieni di voglia di vivere. 

Due pesi e due misure da parte dei giornalisti: una delle due auto ha  invaso la corsia dell'altro e con questo è morto un ragazzo (ed un altro è in prognosi riservata) che non c'entrava nulla. Lui si, che era semplicemente nel posto sbagliato al momento sbagliato !  Dispiace per tutti, certo, ma non si possono rimuovere le responsabilità organizzando semplicemente "una gara d'auto" per ricordare la grande passione di uno dei due occupanti dell'Audi.

E i giornalisti dovrebbero pensare prima al loro dovere di raccontare i fatti di cronaca e poi di giocare sull'emotività delle persone per appesantire o alleggerire le responsabilità di chi, per più di un motivo (mancato rispetto dei limiti di velocità, stanchezza, ecc.) ,ha infranto le regole della strada, questo almeno per rispetto per lo strazio degli amici e genitori Mirco che ancora non sanno darsi pace per la scomparsa  del loro figlio che si è trovato di fronte un auto sulla sua corsia , lanciata a folle velocità.

2 pensieri riguardo “Due pesi e due misure per le notizie sugli incidenti del sabato sera”

  1. Purtroppo conoscevo Federico, il ragazzo che era in prognosi riservata e che è morto sabato mattina dopo un asettimana di agonia: era un vicino di casa della Giorgia, con cui giocavo da piccola…..
    Concordo pienamente con la tua critica sul modo di raccontare i fatti da parte dei giornalisti: Federico si trovava davvero al posto sbagliato nel momento sbagliato e nessuno ha pensato a mettere in evidenza la velocità a cui andava l’Audi dei due 21enni che tornavano dalla discoteca…. Tra l’altro il papà di uno dei due aveva promesso al figlio una Maserati nuova in regalo… Ad ogni modo oltre ad essere morti loro due, hanno rovinato la vita ad altre due famiglie per le quali sarà difficile farsi una ragione di quello che è accaduto….

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